È conosciuto come “l’oro rosso della cucina”, lo zafferano è una spezia delicata, buonissima e preziosa (il costo può raggiungere anche 30mila euro al kg). Un ingrediente dal sapore unico, ricco di vitamine e principi attivi, rinomato anche per i suoi benefici su pelle, intestino e metabolismo.
Ideale da usare in cucina, lo zafferano si ricava dagli stimmi del fiore del Crocus Sativus che, una volta raccolti ed essiccati, si trasformano nella spezia, tanto amata dagli estimatori della buona tavola.
Pregiato e saportito, lo sapevate che è possibile coltivare lo zafferano home made, direttamente sul balcone? Ebbene sì! Ma come fare? Basta seguire i consigli dei nostri esperti!
VADEMECUM STEP BY STEP PER LA COLTIVAZIONE IN VASO DEL CROCUS SATIVUS
- PIANTARE I BULBI
I bulbi si interrano nel mese di agosto e settembre, se il clima è buono anche prime settimane di ottobre, ad una profondità di circa 10-12 cm. È possibile mettere un bulbo per ogni vasetto, in modo da arredare la terrazza con tanti contenitori piccoli e colorati, oppure piantare più bulbi in un vaso più grande, per ottenere una fioriera variopinta. In questo caso le piantine devono essere separate l’una dall’altra da uno spazio di 20 cm.
- ACQUA
Il Crocus Sativus non ha bisogno di molta acqua, va innaffiato pochissimo. Attenzione a non lasciare mai ristagni nei sottovasi e abbi cura di scegliere la posizione più ottimale dove esporre le tue piantine, non troppo umida.
- FIORITURA
In autunno, tra ottobre e novembre, sbocciano i fiori ed è possibile iniziare la raccolta.
- RACCOLTA
I fiori della pianta fioriscono nell’arco di 24 ore e tendono ad appassire in fretta, per questo è importante raccogliere gli stimmi appena si schiude la corolla, evitando la completa apertura che spesso comporta la rottura dello stimma. È meglio effettuare il processo di raccolta nelle prime ore dell’alba (entro le ore 10 del mattino).
- MONDATURA (O SFIORITURA)
Finita la raccolta del giorno, lo stimma deve essere staccato dal resto del fiore con delicatezza, cura e attenzione. La mondatura o sfioratura consiste nell’eliminare i petali (viola) e il polline (giallo) tenendo solo gli stimmi, i tre filetti rossi erroneamente spesso chiamati pistilli, se necessario ricorrendo all’utilizzo di una pinzetta. Gli stimmi estratti dal calice vanno poi messi in un setaccio ed essiccati direttamente il giorno stesso della raccolta, appena “sfiorati”.
- ESSICCAZIONE
L’essiccazione può essere effettuata lasciando asciugare gli stimmi su un tovagliolo di carta o un panno asciutto o utilizzando un comune forno ventilato. In questo caso lasciate il forno appena aperto, mettetelo al minimo e fate essiccare lo zafferano su carta da forno. Non è facile trovare le tempistiche giuste, gli stimmi non devono risultare umidi e molli ma neppure bruciarsi. Le tempistiche dipendono dal forno e dall’umidità ma è generalmente necessario un tempo piuttosto breve.
- CONSERVAZIONE E USO
Dopo questa lavorazione gli stimmi sono pronti per la conservazione e l’uso. Consigliamo di custodire gli stimmi essiccati in barattoli di vetro o in provette, in contenitori ben chiusi per mantenere intatto il profumo e le proprietà organolettiche della vostra spezia prodotta in casa.