Il risveglio della natura in primavera corrisponde ad un risveglio della nostra voglia di fare: le giornate più lunghe, la luce, il sole e le temperature piacevoli migliorano il nostro umore e ci invogliano a passare più tempo all’aria aperta. Ecco che in primavera si torna a vivere anche il giardino di casa ed ecco che si rende dapprima necessario pulire un po’ l’ambiente esterno e poi sistemare anche i vari elementi d’arredo, come l’ombrellone per esempio.
In vista dell’aumento delle temperature e dell’arrivo dell’estate, se si ha intenzione di sfruttare l’area verde della propria abitazione, sarebbe necessario infatti munirsi di una struttura protettiva che faccia un po’ d’ombra. Rimanere tante ore sotto al sole può fare male e un ombrellone è la soluzione ideale perché oltre a creare una zona d’ombra funzionale, svolge anche una funzione estetica. Soprattutto poi per chi ha bambini è importante disporne di uno per proteggere la loro pelle delicata. Essendo comunque considerato anch’esso un elemento d’arredo, contribuisce a migliorare l’aspetto del giardino. Ma qual è l’ombrellone migliore?
Ovviamente non esiste un ombrellone perfetto per tutti gli spazi, in quanto la sua forma e le sue dimensioni dovrebbero essere valutate in base alla grandezza del giardino e di cosa è già presente, o allo stesso modo che cosa si ha intenzione di posizionarvici, come delle sdraio, una piscina o un tavolo per esempio. Le dimensioni del giardino e il punto in cui si vuole collocare sono infatti fattori determinanti nella scelta del miglior ombrellone da acquistare. Il tipo di materiali, sia per il palo che per il tessuto, influiscono invece sulle performance dell’ombrellone stesso, soprattutto a livello di stabilità e durata nel tempo, e quest’aspetto va quindi considerato in base al proprio gusto ed al budget a disposizione.
A tal proposito chiariamo che per quanto riguarda la struttura, nonché il palo, i due materiali tra i quali si può scegliere sono l’alluminio ed il legno, mentre per i teli le opzioni sono l’acrilico, il poliestere ed il PVC.
L’alluminio è un materiale abbastanza economico, leggero e resistente, quindi non si rovina con l’esposizione permanente agli agenti atmosferici, sole, vento e pioggia in primis. Sarebbe da preferire se si desidera un ombrellone da spostare in base all’occorrenza e se si vuole spendere una cifra contenuta. Il legno, che è un materiale più pesante ed altresì delicato, conferisce al giardino un aspetto più elegante, ma anche tradizionale, e sarebbe da preferire per delle strutture fisse, vale a dire per degli ombrelloni che si spostano raramente, se non quando vi è il cambio di stagione.
Un telo di qualità è un telo idrorepellente e resistente sia alla muffa che al fuoco; quando si acquista un ombrellone sarebbe quindi opportuno valutare se si tratta di una struttura che consente di sostituire il telo, così da poterlo lavare o cambiare dopo un po’ di anni. La maggior parte degli ombrelloni sono progettati per rimanere aperti, non sono cioè richiudibili, e ciò garantisce una maggiore stabilità, soprattutto nelle giornate in cui tira vento forte.
Dal punto di vista delle forme, sia delle basi che del telo, non vi sono grandi consigli da dare: esse possono essere rotonde, quadrate o rettangolari e la scelta andrebbe fatta esclusivamente in base alle preferenze e all’area che si vuole coprire. Un discorso similare vale anche per la posizione del palo, che può essere centrale oppure decentrato con braccio laterale; tuttavia in questo caso si potrebbe dire che l’ombrellone rotondo o quadrato con palo centrale si adatta meglio ai giardini di modeste dimensioni, mentre nei giardini più ampi e dal taglio rettangolare la soluzione da preferire sarebbe l’ombrellone decentrato.
L’ombrellone con palo centrale occupa poco spazio e molto spesso si utilizza nei tavoli da giardino, i quali offrono quindi la possibilità di consumare un pasto senza patire eccessivamente il caldo. Gli ombrelloni quadrati o rettangolari invece si usano spesso nei giardini di grandi dimensioni, in prossimità di sdraie, salotti o piscine.
In ultimo, dal punto di vista delle aperture, esse possono essere classiche, vale a dire come gli ombrelli da pioggia o i tipici ombrelloni da spiaggia, oppure a manovella. Dato il meccanismo alla base di queste aperture, si evince che quelle classiche si rintracciano soprattutto negli ombrelloni più piccoli, con palo centrale e richiudibili, mentre l’apertura a manovella si rintraccia invece negli ombrelloni da giardino di grandi dimensioni, cioè quelli che generano un ingombro importante e per questo non vengono spostati né aperti e chiusi tutti i giorni. Questo tipo di ombrelloni, soprattutto quelli di ultima generazione, sono regolabili anche a livello di inclinazione e, o a mano oppure con un telecomando, possono essere inclinati per garantire la migliore protezione a tutte le ore. È infatti decisamente più comodo regolare l’ombrellone invece che spostarsi in continuazione in base alla posizione ed altezza del sole.