Gennaio è probabilmente il mese più freddo dell’anno, ma le basse temperature non devono scoraggiare. Infatti con i giusti accorgimenti è possibile portare avanti le proprie coltivazioni, o eseguire nuove semine, anche nell’orto sul balcone di casa propria. Quel che è importante è predisporre delle barriere protettive, in modo da non far passare il gelo; anzi, per gli ortaggi più delicati il consiglio è quello di inserirli in dei semenzai riscaldati.
Il semenzaio è un ambiente ad hoc per gli ortaggi, serve proprio per farli germinare grazie all’effetto serra che si crea all’interno di esso. In alternativa, si può proteggere l’orto con dei tunnel, vale a dire delle strutture plastiche dalla forma semicilindrica che vanno poste direttamente sul terreno. Anche questi consentono di creare una sorta di effetto serra e quindi di creare l’ambiente giusto per la crescita delle piante.
Prima di vedere quali sono le migliori semine per gennaio, diciamo che un’ulteriore alternativa è data dal tenere i vari vasi in casa, possibilmente davanti una finestra a doppio vetro, dalla quale cioè non passi troppo freddo.
Valeriana
Abbiamo messo come primo ortaggio proprio la valeriana in quanto resiste bene al freddo, tuttavia se viene piantata all’aperto necessita anch’essa di essere coperta con dei teli. I semi vanno interrati a circa un centimetro di profondità in un terreno non troppo ricco, va bene infatti un compost casalingo. La valeriana non ha bisogno di un’irrigazione eccessiva, le si può dare acqua nei periodi di siccità. Quando la pianta raggiunge i 5 centimetri di altezza è pronta per essere raccolta.
Porri
Preziosi per insaporire i piatti, i porri si distinguono principalmente in quattro categorie differenti e resistono bene alle basse temperature. Per questo è uno degli ortaggi migliori da coltivare in inverno, quando l’orto è più povero. Il loro sviluppo è abbastanza lungo, si parla infatti di circa 4/5 mesi di tempo dalla semina alla raccolta. Nel corso di questi mesi, a partire dopo il primo dalla semina, sarebbe opportuno fare dei rincalzi e livellare il terreno, cosa che consente una crescita salutare. Come la valeriana, anche i porri non necessitano di grandi irrigazioni, ma se il terreno tende a seccarsi è opportuno programmare delle innaffiature più frequenti.
Cetrioli
Molteplici sono le tipologie di cetrioli, nonché gli usi in cucina, che si dividono principalmente in sottaceti o in insalata. Avendo delle origini sub-tropicali, i cetrioli hanno bisogno di temperature alte, quelle ideali si avvicinano infatti ai 25°, quindi è consigliabile piantarlo in un semenzaio riscaldato. A differenza degli ortaggi visti finora, i cetrioli hanno bisogno di molta acqua, si stimano infatti almeno 2,5 litri al giorno. Affinché il loro sviluppo avvenga nel migliore dei modi sarebbe inoltre necessario prevedere dei tutori e sostegni di legno che garantiscono una crescita il più regolare possibile. A livello di terreno si consiglia un impasto medio, con un pH di acidità di 5,5-6,5.
Peperoni dolci
Parliamo di peperoni dolci in quanto il loro sapore è appunto dolce, che si contraddistingue con il gusto piccante dei peperoncini, i quali fanno parte della stessa famiglia di ortaggi. I peperoni hanno bisogno di alte temperature per svilupparsi, quindi essi dovrebbero necessariamente essere posti in piccole serre o semenzai riscaldati. In particolare, le temperature migliori si aggirano intorno ai 24° durante il giorno ed intorno ai 17° la notte.
Affinché i peperoni crescano al meglio, nonché più velocemente, si consiglia di bagnarne i semi prima di piantarli. Nel dettaglio sarebbe opportuno tenerli in un barattolo di acqua tiepida per due giorni e in una stanza buia. Trascorse almeno 48 ore occorrerebbe quindi far asciugare completamente i semi e dopo che sono del tutto asciutti si potrebbero seminare nel terriccio. A tal proposito, il terreno dovrebbe avere uno spessore sottile, essere di medio impasto, fertile e con una discreta quantità di calcio. Per quanto riguarda l’irrigazione, essa deve essere costante per tutta la durata del ciclo di sviluppo ed essere leggermente più rada quando si avvicina il momento della raccolta, che avviene di solito dopo circa due mesi dal trapianto.
Melanzane
Anche le melanzane hanno bisogno di temperature miti; il freddo infatti potrebbe compromettere il loro sviluppo e farle rimanere nane. Esse hanno bisogno di un terreno profondamente lavorato e non particolarmente ricco di azoto; necessitano inoltre di sostegni e tutori per essere sorretti durante la crescita. In quanto ad acqua invece, le melanzane resistono bene alla siccità, quindi possono essere irrigate progressivamente, a goccia oppure a pioggia.