Non tutti dispongono di uno spazio in cui coltivare la passione del giardinaggio oppure, pur avendo un bel giardino, talvolta si desidera abbellire gli spazi interni ed esterni della casa con splendidi vasi fioriti. In entrambi questi casi sarà necessario sapere come piantare e curare i bulbi per far si che crescano al meglio e si sviluppino in tutta la loro bellezza. Vediamo allora, passo passo, come coltivare i bulbi in vaso, quali sono i vantaggi di questo tipo di coltivazione e quali sono le regole per ottenere una perfetta fioritura.
La prima domanda da porsi è quando interrare i nostri bulbi: in linea generale l’ideale è il periodo che va dal mese di settembre a quello di dicembre, sia che si tratti d’interrarli in uno spazio aperto sia che decidiamo di porre il bulbo in un vaso.
In linea di massima tutte le piante a bulbo possono godere di ottima salute anche in una coltivazione in vaso, ma per avere una crescita ottimale della pianta è fondamentale informarsi sulle sue necessità prima d’interrarla. Ci sono, infatti, piante che necessitano di un vaso molto ampio, altre che possono crescere belle e sane anche in un piccolo contenitore. Ovviamente la capacità del contenitore deve essere commisurata allo sviluppo delle piante e alle loro esigenze. Per ottenere queste informazioni è sufficiente chiedere al rivenditore presso cui avete acquistato i vostri bulbi o informarsi su piattaforme specifiche.
Un secondo criterio per la scelta del contenitore in cui apporre il bulbo da coltivare è verificare che abbia un buco, al fine di lasciar colare l’eventuale acqua in eccesso. I vasi sono generalmente già dotati di questo dettaglio. Nel caso in cui il contenitore da voi scelto non soddisfi però questo criterio potete, se il materiale lo permette, praticare voi stessi al centro del vaso un piccolo foro. Nell’eventualità in cui, invece, il foro di scolo fosse troppo ampio potete restringerne il campo apponendovi una superficie di parziale copertura.
A questo punto, per aiutare l’acqua a nutrire al meglio il bulbo, è importante inserire nel vaso una sostanza dalle proprietà drenanti, ad esempio della pietra pomice o dell’argilla espansa. Dopo di che sarà sufficiente porvi all’interno del terriccio universale misto a ghiaia. I più esperti e i più volenterosi possono provare a preparare un terreno ancora più adatto allo sviluppo del bulbo. Questo si ottiene aggiungendo ad 8 parti di terriccio universale, una di sabbia e una di humus. Questo migliorerà ulteriormente la porosità della terra.
Ora il bulbo può finalmente essere interrato. Inserite il terriccio nel contenitore fino a, circa, metà della sua capienza, poi scavate una buca nel terriccio, badando che sia profonda circa 10 centimetri, apponetevi il bulbo avendo cura di rivolgere le radici verso il fondo del contenitore e ricopritelo in modo uniforme. Nel caso in cui voleste interrare più bulbi nelle stesso vaso, oltre a verificare che si tratti di piante con le medesime necessità, considerate sempre di lasciare circa 5 centimetri tra un bulbo e l’altro, in modo da favorirne l’espansione e il nutrimento.
Una volta conclusa la fase d’interramento, cercate di pressare delicatamente la terra. Questo al fine di assicurare il bulbo nella sua posizione, in modo da evitare che possa spostarsi in caso di movimenti bruschi del vaso o di un’eccessiva potenza dell’acqua durante l’innaffiatura.
Appena terminato questo processo, ricordatevi di alimentare subito il vostro bulbo annaffiandolo. Successivamente innaffiate la vostra pianta quando saranno spuntati i primi germogli e poi ogni qual volta la terra nel vaso inizierà a tendere all’asciutto. L’acqua costante e abbondante è fondamentale per la crescita del bulbo ma non dovete esagerare: un ristagno d’acqua sarebbe infatti assolutamente deleterio.
Adesso non vi resta che posizionare il vostro vaso dove preferite. Ponete però sempre attenzione al fatto che la zona scelta goda di una buona esposizione alla luce e, se possibile, anche di una buona esposizione alle eventuali precipitazioni meteorologiche. Inoltre, nel caso in cui il vaso venga posto all’esterno premuratevi di coprirlo, ad esempio con un telo di plastica, al fine di proteggerlo dal freddo dei mesi invernali.
Ci sono molti vantaggi scegliendo questo tipo di coltivazione. Ad esempio, le bulbose hanno spesso una fioritura ridotta e il vaso vi avvantaggia nella sostituzione di un nuovo bulbo. Ma, indubbiamente, è anche molto più agevole concimare, innaffiare ed, eventualmente, estrarle in caso sia necessario spostare i bulbi.
Un ulteriore e notevole punto a favore della coltivazione delle bulbose in vaso è dato dalla possibilità di far crescere belle e rigogliose, in qualunque momento, piante che, se poste all’aperto, fiorirebbero solo durante la primavera, come i tulipani ad esempio. Per fare questo è però necessario avere maggiori nozioni e maggiori accortezze. In questo caso, infatti, la semina andrebbe effettuata in estate e il vaso andrebbe posto in un punto della casa che sia sempre fresco.
In ultimo, una cosa che non tutti i neofiti sanno è che il bulbo già fiorito può essere riutilizzato. Quando la pianta inizierà la sua fase di appassimento, sarà sufficiente ripulirla dalle foglie secche e recuperare il bulbo dal fondo del vaso. Un passaggio cruciale è l’asciugatura del bulbo, cosa che va eseguita bene e nel dettaglio. Una volta terminato questo passaggio riponetelo tenendoli al buio e in un luogo sempre fresco. Per una nuova fioritura sarà però necessario attendere circa un anno, anche se in alcuni casi è possibile che la pianta si rigeneri nella primavera immediatamente successiva al nuovo interramento.